Caffè in Brasile



Il consumo di caffé pro-capite in Brasile ha battuto tutti i record storici.

Secondo la ABIC (Associaçao Brasileira das Industrias de Café) in un rapporto che é stato divulgato nei primi giorni di Febbraio. Nel periodo di Novembre 2011 – Ottobre del 2012, il consumo pro-capite brasiliano, è stato di ben 6.23 kg di caffè crudo, ovvero 4.98 kg di caffè torrefatto, l’equivalente a quasi 83 litri di bevanda per abitante del Paese.

Una crescita ed un’evoluzione del +2,10% in relazione al periodo anteriore. La ABIC ha osservato che, questo consumo è il maggiore già registrato nel Paese, ed ha superato i dati storici del 1965, oltrepassando ora i consumi pro-capite di paesi storici come l’Italia, la Francia e gli USA.

Nello stesso periodo, è stato anche registrato il consumo di 20.33 milioni di sacchi, una crescita del 3% sempre in relazione allo spesso periodo dell’anno passato.

Il brasiliano, sta consumando più tazze di caffè al giorno, perché lo stesso sta diversificando la bevanda durante il giorno, passa dal classico caffè -filtrato- (consumato in tutte le case…) all’espresso Italiano, al caffè in cialda, al cappuccino e varie altre combinazioni che stanno dando successo al mercato nazionale.

Ed il consumo (sempre secondo l’associazione) dovrà ancora crescere, sino ad arrivare alla stima di un +3% per la fine dell’anno corrente, il che eleverebbe questa crescita interna ai 21 milioni di sacchi di consumo, obiettivo da tempo ricercato.

¨Questa crescita, è stata spinta dall’arrivo di consumatori delle classi definite B, C e D, ossia, delle classi medio-basse, abitanti specialmente nelle regioni del Nord-Est del Paese.

Sempre secondo la stessa ABIC i prezzi del prodotto per i consumatori locali dovranno sopportare ancora un piccolo aumento quest’anno anche se la maggioranza delle imprese del settore non è ancora riuscita a ribaltare questi costi per la materia prima al consumatore finale, operazione che dovrà fare quanto prima per non incorrere in inevitabili perdite di denaro.